Blog

decision, brain, heart-4083469.jpg

Prima impressione: istinto o razionalità?

Sappiamo davvero come colpire nel segno al primo colpo?

Quante volte abbiamo pronunciato la fatidica frase: “Il mio istinto non sbagliava: quella persona (non) mi è piaciuta da subito”? Tantissime volte!

Inoltre, è davvero corretto parlare di istinto o sesto senso, oppure sarebbe più prudente pensare che a guidarci sia (o debba essere) il raziocinio?

In realtà, l’inizio di una possibile relazione (di affari, di amicizia oppure sentimentale) è interamente condizionato e guidato dalla cosiddetta “prima impressione”. Cosa si intende di preciso con il termine “prima impressione”?

La prima impressione è paragonabile ad una fotografia istantanea, di una persona e/o di una situazione, che sviluppiamo dopo aver elaborato alcuni stimoli sensoriali: il tutto avviene rapidissimamente. Ci bastano soli cinque secondi, infatti, per formulare il giudizio che scaturisce – ineluttabile quanto indelebile – alla vista di una persona sconosciuta che incontriamo per la prima volta.

Indipendentemente dalla natura dell’incontro, il tempo a disposizione per “fare colpo” sull’altra persona è pochissimo; perciò, è bene arrivare preparati all’appuntamento e giocarsi bene le proprie carte, per non comprometterne le sorti.

Ma dove ha origine di preciso la prima impressione? Dal cuore, il luogo comunemente associato ai sentimenti ed all’impulsività, oppure dal cervello, ovvero la sede del nostro pensiero, comunemente associato alla razionalità?

La scienza ci insegna che le cose sono ben diverse da come crediamo: infatti la “centralina” delle emozioni umane si chiama amigdala e si trova davanti all’ippocampo, nel lobo temporale del cervello. Essa archivia le nostre emozioni e ci dà il comando di reagire agli stimoli esterni con pensieri, reazioni ed emozioni ben precise; la cosa sorprendente è che le emozioni generate dall’amigdala scaturiscono indipendentemente dal pensiero razionale. Pertanto, le emozioni che concorrono alla creazione della prima impressione, non sono una “questione di cuore”, bensì di cervello

Essere consapevoli di quanto il primo impatto sugli altri sia importante, e dei meccanismi che ne stanno alla base è un primo, grande passo, per crescere personalmente, professionalmente e poter sviluppare ottime relazioni e provare a migliorare quelle già instaurate.

condividi su